Ci sono tantissime ragioni per cui una persona può decidere di impegnarsi in un'attività solidaristica, retribuita o meno. La ricerca di un'occupazione tranquilla e prevedibile, però, non è tra queste. Chi lavora nel Terzo Settore, o anche chi semplicemente presta la sua opera di volontario, sa che entrerà a contatto con realtà difficili e ai margini delle normali dinamiche socio-economiche della vita civile.
In questi contesti, l'imprevedibilità e l'emergenza è all'ordine del giorno, ed è proprio questo il motivo per cui assicurarsi non sempre è facile. Nessuna Compagnia al mondo assume volentieri un rischio di cui non conosce l'incidenza statistica. In più, quando parliamo di assistenza a soggetti difficili il terreno si fa ulteriormente scivoloso.
Di tutte le realtà esistenti nello sterminato universo del Terzo Settore, però, quelle che offrono assistenza ai disabili incontrano le difficoltà maggiori nel dotarsi di una vera tutela assicurativa.
Se gestisci un centro di aiuto rivolto a disabili psichici o fisici, probabilmente hai le stesse esigenze di chi coordina organizzazioni di altra natura, ovvero:
- vuoi tutelare il patrimonio tuo e della tua organizzazione dalle richieste di risarcimento danni;
- vuoi tutelare i tuoi volontari e i tuoi operatori dagli infortuni;
- vuoi tutelare dagli infortuni gli stessi utenti.
Se il tuo ente è in regola, probabilmente hai già stipulato un'assicurazione per la Responsabilità Civile e per gli infortuni dei volontari. E se il tuo assicuratore è competente in materia di Terzo Settore (ti ricordiamo che non è sempre detto), allora sei già tutelato per i primi due casi.
Il terzo caso è invece di più difficile soluzione perché le polizze Infortuni tradizionali non possono assicurare tutti i disabili oppure non garantiscono un risarcimento equo in caso di sinistro.
Questa, almeno, è la versione ufficiale degli assicuratori che non sono specializzati nella consulenza verso gli enti non profit. La nostra versione è un'altra ma, per farti capire come possiamo tutelare gli utenti disabili del tuo ente, dobbiamo prima spiegarti come funziona una normale polizza infortuni.
Il motivo per cui potrebbero averti detto che non è possibile assicurare i disabili è che tutte le polizze infortuni che conosciamo presentano limitazioni che hanno l'effetto di escludere i portatori di handicap. Se vuoi verificare di persona, prendi le condizioni di una qualsiasi polizza infortuni e leggi con attenzione quello che c'è scritto alla voce "Persone assicurabili". Scoprirai che c'è una formula che recita pressappoco così:
"Non sono assicurabili, indipendentemente dalla concreta valutazione dello stato di salute, le persone affette da alcolismo, tossicodipendenza o dalle seguenti infermità mentali: sindromi organiche cerebrali, schizofrenia, forme maniacodepressive o stati paranoidi".
In pratica, con la formula "sindromi organiche cerebrali" (che con il linguaggio clinico non c’entra niente) di fatto si dice che i disabili psichici non sono assicurabili.
A questi dettagli vanno poi aggiunte considerazioni più generali che hanno a che fare con i cosiddetti "criteri di indennizzabilità", ovvero le modalità in cui viene erogata la liquidazione nel momento in cui si verifica il danno.
Ogni polizza infortuni, infatti, fa riferimento alle tabelle infortuni INAIL o ANIA, le quali assegnano a ogni infortunio un valore economico "oggettivo", cioè fisso. Il problema è che queste tabelle sono scritte in riferimento a persone integre fisicamente; e quello che può essere per un normodotato un infortunio di poco conto, per un disabile può voler dire disagi e costi nettamente diversi.
Si pensi, per esempio, a una semplice frattura del braccio: per chi deambula su una sedia a rotelle, questa rappresenta una vera e propria limitazione della libertà di movimento. Senza contare, inoltre, che di norma si trovano clausole che dichiarano non operanti le condizioni di polizza nel caso in cui l'infortunio in questione si sia verificato proprio a causa dell'handicap fisico.
Questi sono i motivi per cui si è diffusa, anche tra gli addetti ai lavori, la convinzione che assicurazioni per i disabili non esistano.
La soluzione che abbiamo sviluppato, però, è stata pensata appositamente per superare queste difficoltà.
Se gestisci un centro di aiuto per disabili, sai quanto la tua attività sia importante non solo per gli utenti ai quali è rivolta, ma anche per le loro famiglie, perché una disabilità è un evento faticoso anche per chi di questa disabilità deve prendersi cura. Le spese mediche, spesso gravose, fanno parte di questa fatica. Senza contare che, in alcuni casi, sono proprio le persone con limiti fisici o psichici ad essere più esposte al rischio di infortuni.
Per queste ragioni abbiamo creato un prodotto assicurativo che colmasse queste lacune normative presenti sui prodotti delle Compagnie generaliste. Le sue caratteristiche sono molto semplici.
Innanzitutto, i disabili vengono definiti esplicitamente "persone assicurabili" e il loro handicap, mentale o fisico, non può essere motivo di alcuna limitazione di garanzie. Questo elimina alla base eventuali "interpretazioni", che potrebbero generare ambiguità problematiche ai fini dell'indennizzo.
In secondo luogo, abbiamo fatto in modo che l'indennizzo non debba passare attraverso la visita del medico legale, incombenza che normalmente allunga di molto i tempi della liquidazione e, soprattutto, la subordina al parere del medico legale (che viene sempre scelto dalla Compagnia).
Inoltre, con questa polizza ogni assicurato sa in anticipo quanto può avere nel caso in cui si verifichi un certo evento. In pratica, l'indennizzo non dipende dal grado di invalidità permanente risultante ma è stabilito a priori. Questa è una condizione molto utile, specialmente se consideriamo il fatto che molti disabili presentano già delle invalidità permanenti piuttosto importanti che, quindi, cancellerebbero a priori la possibilità di qualsiasi indennizzo.
Se ti interessa saperne di più e conoscere nel dettaglio tutte le singole garanzie, puoi usare la pagina dei contatti per parlare direttamente con uno dei nostri consulenti.
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