Associazioni di volontariato, Onlus e cooperative sociali sono tenute a tutelare i propri dipendenti dal rischio infortuni stipulando una polizza assicurativa. Ma nella scelta relativa alla copertura assicurativa bisogna considerare una differenza sostanziale tra copertura INAIL e polizza infortuni.
A differenza della copertura INAIL, una polizza contro gli infortuni viene stipulata in forma privata. Pertanto, l'entità delle garanzie, così come l'ammontare totale degli indennizzi, emerge dall'accordo tra l'assicurato e l'agente intermediario. Inoltre, per l'INAIL la somma da corrispondere in caso di infortunio è calcolata sulla base della retribuzione media del lavoratore, mentre la polizza infortuni calcola l'indennizzo in base al valore assicurato per il corpo umano integro indipendentemente dagli stipendi (alla perdita di un occhio, ad esempio, l'indennizzo corrisponderebbe al 50% della somma stabilita dalla polizza, somma che spetterebbe per intero se si perdesse anche l'altro occhio).
Inoltre, l'INAIL assicura i lavoratori esclusivamente contro gli infortuni mentre la polizza infortuni tutela l'integrità psicofisica della persona. Secondo l'INAIL, conta dove avviene l'infortunio: se si verifica un sinistro in itinere (cioè mentre il lavoratore si sta recando sul posto di lavoro), bisognerà dimostrare che il tragitto da lui percorso sia effettivamente quello impiegato normalmente per raggiungere la sede di lavoro.
Considerando, però, anche le lesioni di tipo psicofisico, la polizza privata copre anche il danno esistenziale, cioè quello derivante dal grado di compromissione dell'esistenza di una persona (l'aver perso, ad esempio, una persona cara e trovarsi, di conseguenza, in una condizione morale piuttosto difficile).
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